L.A.

Claire:

Le parole della ragazza la sollevarono. Claire sperava davvero che tutto si potesse risolvere in tranquillità, anche se non ne era affatto certa. Erano quasi arrivati da Ellie's: quando dormiva a Los Angeles faceva sempre colazione lì. Vedrete, è un posto delizioso! disse mentre indicava loro la strada.

Era ufficiale: Halloween doveva essere stato anticipato quell'anno, ed io non ero stato informato. Dopo la ragazzina travestita da confetto rosa ne era arrivata un'altra, probabilmente mezza fumata, che sembrava uscita da un romanzo di Jane Austen. Di sicuro sarebbe stata una giornata più interessante, dato che non mi andava molto di lavorare quella mattina. Probabilmente Perry mi avrebbe strozzato a ritmo di I will survive se avesse saputo che non mi ero recato ad un appuntamento, ma la curiosità e la fame erano più forti della paura verso il mio collega.
Tutte e tre le ragazze avevano cominciato a tempestarmi di domande. "Signorine, per rispondere a tutte voi in una frase concisa: sono un AIUTO-investigatore, non lavoro gratis, non do indicazioni a nessuno ed ero venuto all'hotel per un'indagine, ma ho trovato cose più interessanti da fare oggi. Siamo arrivati, lasciatevi scortare dal braccio spassoso della legge" dissi, ammiccando. Mi girai e nessuno rideva: probabilmente dovevo smetterla di fare l'idiota.

Sharpay:

Mentra camminava per le strade di L.A. cercò di fare il punto della situazione: si trovava in compagnia di Claire, una ragazza bionda, solare, ottimista, disponibile ad aiutare la prima persona che incontra...Sindrome da croce rossina!, Winifred, una ragazzina che non la raccontava giusta...ma non riusciva nemmeno ad inquadrarla...era così spaesata...Gli attori sono meschini...ma se questo Angus Tuck fosse una persona importante nell'ambito dello spettacolo?!, Harry il Magnifico, un uomo con la vita incasinata un tizio che se la sente calda? No...uno di quelli che ti frega al momento giusto Ma ecco che erano arrivati in posto molto delizioso....

Claire:

Claire inspirò l'odore di sciroppo d'acero e già sognava la sua colazione, quando entarono da Ellie's. La ragazza scelse accuratamente il tavolo, cercando un po' di privacy e tranquillità, ma era molto difficile da trovare: le cameriere urlavano di continuo ordinazioni ai cuochi e tra di loro. Ad ogni modo si sedettero e ognuno inziò a leggere il menù in attesa del cameriere che avrebbe dovuto servirli. Winifred cosa sei solita mangiare a colazione? chiese cortesemente alla "naufraga del tempo", accorgendosi che il suo volto era sempre più spaventato.

Winifred

La signorina bionda li aveva condotti in un posto davvero delizioso, Wini si guardò intorno: per la prima volta dopo lo strano risveglio di quella mattina riconobbe i profumi della cucina che aveva sempre amato. Claire le chiese cosa era solita mangiare a colazione "Adoro i biscotti al burro che la signora Tuck prepara per noi ogni mattina, di solito li accompagno con del latte fresco di giornata, e voi signorina Claire?" rispose Wini alla domanda della ragazza.

"Non so voi, ma io sto morendo di fame...Cameriera? Allora...per me uova con bacon...poi, un paio di quelle salsicce lì...salmone affumicato ne avete? Bene...Poi un pò di caffè nero, molta panna, molto zucchero, nella tazza più grande che avete..."
Prima di iniziare a parlare d'affari avevo bisogno di zucchero e proteine...
"Ragazze, ho una sbornia da smaltire, per cui prima che arrivi la colazione vado a fumarmi una sigaretta fuori, qualcuno ha da accendere?"

Winifred si chiese se il signor Lockhart stesse davvero ordinando tutto quel cibo solo per sè, e pensò che effettivamente aveva l'aria di essere piuttosto affamato... Accendere? Sigaretta? Doveva trattarsi sicuramente di una versione più moderna della pipa del signor Tuck... No mi dispiace, non mi è permesso fumare rispose Wini mentre l'uomo si avviava all'uscita con una camminata un pò traballante. Poi Wini si sedette al tavolo indicato da Claire e, nel timore di fare qualcosa di sbagliato o poco adatto a quella strana situazione, attese in silenzio ulteriori indicazioni da parte sua o della signorina Evans, che aveva sul volto un'evidente espressione di sospetto.

Claire:

Oh bene bene, Winifred! Vedremo subito di accontentarti rispose Claire, felice di sapere che le usanze della ragazza non erano troppo difficili da gestire.
Poi rivolgendosi alla cameriera Latte e biscotti per la signorina, per me invece una porizione di Pancakes e sorridendo a Wini E' questo che mi piace mangiare quando sono fuori casa
Lockhart si stava alzando per andare a fumare Purtroppo non ho da accendere, ma può chiedere al banco sicuramente tra i camerieri c'è qualcuno che fuma. Quando tornerà parleremo del nostro affare, ora cercherò di spiegare alla signorina Winifred perchè non si trova a casa sua...

A quanto pare ero incappato in un gruppo di salutisti, quindi andai a chiedere da accendere ad uno dei camerieri. Presi momentaneamente in prestito un accendino ed andai fuori. Fui inaspettatamente preso da una girandola di pensieri che cominciavano con Perry infuriato che mi uccideva ficcandomi in bocca del potpourri al profumo di ciliegia, e altre cose da gay. Poi chissà come mi ricordai della mia avventura di un anno fa, quando io ed Harmony "salvammo il mondo". Evidentemente tra noi non era destinata a durare...
Guardai l'orologio ed incredibilmente era passato un quarto d'ora. Gettai la cicca, che ormai si era bella che consumata, e mi preparai a rientrare. Poi vidi una cosa che mi parve strana: un tizio vestito da castoro, probabilmente la mascot di qualche squadra locale, stava correndo con un pazzo rincorso da uno di quei furgoncini da hippy, tipo quello di Scooby-Doo. Inizialmente risi per quella scena ridicola, poi da uno dei finestrini del furgoncino si sporse un uomo con un fucile a canne mozze. Fece fuoco sul castoro, che cadde riverso a terra mentre il furgoncino sfrecciava via. "Oh Cristo Santo!" urlai. Mi precipitai nel ristorante a velocità supersonica, urtai contro un cameriere che trasportava dei frappè e caddi sbattendo la schiena su un tavolo pieno di ciambelle. Mi rialzai ansimando e vidi che tutti mi guardavano confusi. "L'hanno ucciso! Hanno ucciso il castoro!!!"

Claire:

Stava ancora parlando a Winifred quando vide Lockhart rientrare nel ristorante, urlando. Parlava di un castoro! Castori qui in cità? E' alquanto strano! E chi è che ha ucciso una di quelle povere bestio... Claire si interrupe di colpo. Sgranò gli occhi e si sporse dal tavolo per osservare meglio la macchia rossa che si stava dilatando fin all'entrata di Ellie's. Un tizio vestito da castoro si trovava a terra e stava perdendo una quantità decisamente troppo abbondante di sangue. Quell'uomo... dobbiamo chiamare... gli serve un'ambulanza! disse Claire scossa. E meccanicamente sfilò il cellulare dalla tasca della gonna.

"Quanti cadaveri devo vedere in questa vita? Io non ce la faccio più! Un anno fa la tizia stecchita nel mio bagno, adesso questo castoro a cui hanno appena fatto un'esecuzione in piena regola! E almeno l'altra volta il cadavere era collegato al caso che stavo seguendo, adesso no: porco cane, mi stavo rilassando, stavo per fare una mangiata epica dopo giorni di panini rinsecchiti al formaggio...e invece: PAM! cadavere! Perchè i morti continuano a seguirmi Claire, perchèèèèèèèèèèèè?" Mi accorsi solo in quel momento che stavo urlando in faccia alla povera hostess, scuotendola per le spalle. "Scusa, ti ho un pò sporcata..." dissi, levandole della polvere dalla spalla con una manata. Stavamo tutti e quattro in piedi aspettando l'ambulanza, ormai inutile dato che il tizio era stecchito ed era stato coperto con un lenzuolo. "Bè, una cosa è sicura: ho un caso di omicidio per le mani...o meglio, lo abbiamo. Dobbiamo scoprire chi ha giustiziato il castoro. Siete con me?" Silenzio.

A...abbiamo? Perchè... perchè... ABBIAMO? Claire, già abbastanza sconvolta alla vista del cadavere e dell'investigatoe che urlava a quel modo, ci mise un po' a realizzare quelle parole. Non c'è la polizia per questo? Cosa c'entri tu? cercò di continuare la hostess.
E soprattutto cosa c'entro io? Volevo solo mangiare qualcosa di buono, fare due chiacchiere e tornare finalmente dal mio fidanzato... si disse.

"E' evidente che il destino, il fato, o Dio, o la sorte, o il karma...qualunque cosa sia, ci ha fatti incontrare in codesto giorno affinchè potessimo rintracciare il perpetratore della terminazione del qui presente amico roditore". Cercai di usare più paroloni possibili per darmi un tono, ma probabilmente non ebbi l'effetto desiderato. "La polizia ha altri affari per la testa, soprattutto qui a L.A. Preleveranno il cadavere e dichiareranno subito insoluto il caso, non siamo a CSI. Probabilmente i cadaveri continuano a seguirmi per chiedermi di risolvere i loro casi. I nostri destini sono ormai legati". La verità era che speravo che Harmony, dopo aver saputo che ero riuscito a risolvere un caso da solo, sarebbe finalmente tornata da me. Ma in realtà sapevo che non potevo riuscirci da solo, dunque volevo convincere quelle tre strane ragazze ad aiutarmi, e poi possibilmente prendermi tutto il merito...

Entrò in un albergo a L.A.
Era sempre stato il suo sogno " Finalmente la città del cinema.." pensò. Aspettava con ansia il suo ragazzo, Ross. Strano di solito è sempre puntuale. All'improvviso notò un uomo, molto pensieroso. Si avvicinò..

Claire:

Rimase basita. Aprì la bocca ma non ne uscì alcun suono. Senza un motivo plausibile quel tizio un po' matto conosciuto da appena un'ora l'aveva convinta. Convinta a mollare temporaneamente lavoro e ragazzo per... per cosa? Per una follia. Una pazzia completa. Perchè? E se si fosse messa nei guai? Oh accidenti! Perchè voglio farlo ecco perchè! Al diavolo tutto!
Ok ci sto! Ma... Harry... sai chi è quella ragazza che viene verso dfi te?