Interviste, ...sul terzo episodio

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Cory Turner
view post Posted on 29/9/2006, 15:37     +1   -1




Intervista ad Orlando Bloom

Vivere in un set così blindato, ai Caraibi, per mesi di fila permette di allacciare rapporti più stretti con i colleghi, o di rovinarli per sempre. Com'è andata tra lei e Johnny Depp?«Johnny ha cercato di baciarmi. Scherzi a parte, lo ammiro da quando era un attore alle prime armi. Quando ho firmato per interpretare il primo film, gran parte della motivazione era che volevo vedere come lavorava lui. Ed è stato un privilegio. Come ho detto, ho realizzato tanti dei miei sogni nella mia carriera, ma questo film è stato soprattutto l'opportunità di lavorare insieme a persone molto in gamba. E con un budget del genere».

Per questo film non hanno davvero badato a spese... «Sì, probabilmente hanno speso più soldi che per qualsiasi altro film. Andare sul posto, restarci per mesi e soprattutto pagare tutta la troupe e il loro soggiorno alza molto i costi. Ma io sono anche un sostenitore dei film indipendenti, penso che non moriranno mai. Sono il mio grande amore. C'è un piccolo film di cui vado molto fiero, Haven, che ho inserito in una pausa tra questi due filmoni. Dovrebbe uscire il 15 settembre. E ce n'è un altro che spero di avere il tempo di interpretare prima di tornare a Pirates. Vorrei avere sempre il tempo per farne, nel corso della mia carriera. È una questione di cercare i personaggi giusti, i temi giusti».

I personaggi giusti per lei finora sono stati Legolas, l'elfo del Signore degli anelli, e Will, il fabbro-pirata di Pirates of the Caribbean. Come è stato fare parte di due dei più grossi successi della storia del cinema?
«Mi sento molto fortunato a essere parte di entrambe le trilogie. Non avevo in mente di fare così tanti blockbuster, e di certo non l'ho fatto per i soldi. Mi piace molto il personaggio del Signore degli anelli, non lo puoi incasellare in nessun modo».

C'è anche un altro film importante nella sua carriera, anche se non altrettanto di successo. Kingdom of Heaven di Ridley Scott sta per uscire in dvd in versione integrale, negli Stati Uniti.«Dovrebbero comprarlo tutti. Sono così felice di aver fatto parte di quel processo che, se Ridley me lo chiedesse, tornerei immediatamente nel deserto sotto una tonnellata di armatura a maglie. In qualsiasi momento. È un regista incredibile e non vedo l'ora di vedere la versione integrale».

e già che ci sn ne mette un'altra:


Orlando Bloom: «Ho scoperto il pirata in me»
di Ilaria M. Linetti



Tornando al suo primo successo, qual è stata la differenza tra girare la trilogia del Signore degli anelli e quella di Pirates?«Quando mi hanno chiamato per il Signore degli anelli avevo otto anni in meno, e molta più energia. A parte questo sono due esperienze che non si possono davvero paragonare. Ho vissuto in Nuova Zelanda per diciotto mesi e sono tornato a casa per appena due settimane in tutto il periodo. Pirates ha qualcosa di simile, anche qui stiamo girando due film insieme. Di mattina si gira una scena e di pomeriggio un'altra. Invece che sulla storia ci si basa sulla location. È difficile ricordarsi a che punto è il proprio personaggio, emotivamente, quando si passa dal secondo al terzo film nel giro di poche ore... ».

C'è stato qualche sviluppo nel carattere di Will?«Hanno introdotto altri personaggi, come mio padre. In questo film aveva già la ragazza, è innamorato di Elizabeth e sta cercando di rendere più stabile la relazione quando incontra suo padre, condannato a un fato peggiore della morte. Will vuole salvarlo, è stato un conflitto molto divertente da interpretare. Mi hanno dato un paio di scarpe e una giacca di pelle. Will si sta sviluppando sempre di più, e nel terzo film ha un lato ancora più oscuro. Anch'io ho scoperto il mio pirata interiore. Certo, non diventerà mai Darth Fener, questo è un film Disney. Ma sente sempre più l'influenza di Jack Sparrow».

Non ha mai avuto qualche esitazione a tornare a rivestire i panni di Will per altri due film?
«Nessuno sapeva che il primo film sarebbe stato un successo così grande. Se ho avuto qualche esitazione è stato solo perché mi chiedevo come avrebbero fatto a superarlo. Pensavo che l'idea del primo film fosse geniale, pirati che diventano scheletri quando c'è la luna piena. Ma qui hanno introdotto Bill Nighy che interpreta Davy Jones, mi è subito sembrato un mondo tutto nuovo».

Lei non sembra ancora a suo agio con la fama. Sembra che voglia tenere i fan lontani.
«Scherza? Sono loro che ci danno la possibilità di fare questi film, la ragione per cui li facciamo è che si divertano. Senza il loro sostegno non potremmo farlo. La fama spesso è terrificante, ma non cambierei mai. Mi piace fare quello che faccio».

Edited by Cory Turner - 8/10/2006, 12:01
 
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.::Ele83::.
view post Posted on 2/10/2006, 09:01     +1   -1




Bellissima intervista,grazie Cory!!!!
 
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Cory Turner
view post Posted on 2/10/2006, 12:37     +1   -1




Prego!
 
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Cory Turner
view post Posted on 8/10/2006, 11:06     +1   -1




Intervista a Geoffrey Rush


Durante una intervista ai L'Oreal Paris AVI Awards, Geoffrey Rush ha parlato brevemente di Pirati dei Caraibi 3: At Worlds End, e in particolare dell'esperienza vissuta sul set con Keith Richards, il chitarrista dei Rolling Stones che apparirà in un cameo come padre di Jack Sparrow.
Chi di voi ha visto La Maledizione del Forziere Fantasma avrà senza dubbio notato in una delle ultime inquadrature il ritorno di Capitan Barbossa (non consideriamolo uno spoiler, visto che già il fatto che Rush parli di Richards significa che era sul set del terzo film); ebbene, questi avrà (a quanto pare) un ruolo molto importante nel terzo episodio, e sembra che questa volta sarà dalla parte di Elizabeth Swann e Will Turner. Ecco cos'ha detto Rush al sito News.com.au riguardo alla chiaccherata ubriacatura di Richards sul set:


"Penso che in Keith si possa trovare una persona estrema, e difficilmente si capisca in che stato sia. La persona che ho incontrato io è stata molto giocosa, qualcuno di facilmente eccitabile. Un elemento veramente eccentrico, qualcosa di diverso rispetto a tanti attori curati e leccati, è stata un'esperienza veramente emozionante.
Nel film, il personaggio di Richards è l'unico nell'intera trilogia a saper trattare con Jack Sparrow e farlo rigare dritto. E chiunque riesca a fare ciò è una persona a posto."
 
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.::Ele83::.
view post Posted on 9/10/2006, 11:57     +1   -1




Molto interessante sta intervista. Grazie Cory!!!
 
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Cory Turner
view post Posted on 9/10/2006, 13:15     +1   -1




Ma prego Ele!
 
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Cory Turner
view post Posted on 15/5/2007, 19:22     +1   -1




Intervista ad Orlando Bloom e Keira Knightley


Puoi darci un’idea di quello che gli spettatori possono aspettarsi da Pirati dei Carabi Ai confini del mondo?

Un film più grande e migliore. Come sai, Pirati 3 credo sia la fine della trilogia, quindi la speranza è che lo spettatore abbia un enorme senso di soddisfazione nel vedere l’evoluzione di questi tre personaggi che giungono alla fine. Andremo a Oriente. Abbiamo Chow Yun-Fat nel film e vi apporta un contributo incredibile e ovviamente Keith Richards fa un’apparizione grandiosa. Il secondo film credo sia stato difficile per certi versi poiché apriva la strada per il terzo film e apriva la scena per i personaggi in viaggio, quindi il terzo film è in sostanza la chiusura di quello. Credo che automaticamente renda più facile il compito di chiudere, ma non senza sfide per quanto riguarda girare il film.


Keira:
Pirati dei Carabi 3, molto più che pirati. Ce ne andiamo alla fine del mondo, riportiamo Johnny Depp indietro, Jeffrey Rush resuscita, ci sono moltissimi zombi ovunque. Passiamo da Singapore e preleviamo Chow Yun-Fat lungo il tragitto, abbiamo molte avventure da pirati e tantissimi duelli con la spada.

Come si sviluppa il tuo personaggio in questo terzo capitolo?

Orlando:


Diventa più grande e migliore (ride). No, credo che Will diventi un po’ più uomo, diventa un po’ più pirata, è frustrato perché non ottiene ciò che vuole, ha cercato disperatamente di salvare il padre da un fato peggiore della morte, ed è ancora innamorato pazza della ragazza e non riesca ad averla. Quindi credo che la frustrazione inizi a vedersi e credo che porterà la gente a interrogarsi sulle sue motivazioni e perché compia certe azioni; ed è stato divertente giocarci. Una delle cose che amo di Will è che lui è coraggioso, non c’è niente che non possa fare, e quando vedi Will arrivare sai che gestirà la situazione in qualche modo, ed è una parte divertente da interpretare — è la cosa che veramente mi mancherà dei film, quel senso di arrivare e salvare la situazione in qualche modo. Lui è questo tipo di personaggio.

Keira:

Credo che Elizabeth Swann cambi molto nei tre film. Nel primo è praticamente una donzella in pericolo, ne secondo è più un maschiaccio e nel terzo film è il capo di molti pirati. In pratica un autentico pirata, ed è fantastico.

Come hai detto tu stessa, Jack Sparrow ritorna anche se era morto; Johnny Depp, puoi dirci qualcosa che noi non possiamo sapere? Com è lavorare con lui? E’ una diva? Ha richieste enormi per la roulotte? E’ molto divertente?

Keira:


No, no, lui è meraviglioso. Amo lavorare con Johnny. E’ veramente meraviglioso. Ascolta musica costantemente, cosa che amo da sempre. Credo che sia fantastico, e a dire il vero, ho girato una scena sottacqua con lui nel primo film e della musica veniva suonata sottacqua ed è stato fantastico. Immagina di ascoltare i Rolling Stones o qualcosa di simile mentre stai galleggiando in un serbatoio a circa sei piedi dalla superficie, credo sia straordinario.

Ovviamente Keith Richard ha un cameo in questo film, hai trascorso qualche momento piacevole bevendo un drink con lui?

Keira:


No, sono stata sul set solo uno dei giorni in cui era presente, inoltre Keith è stato sul set solo per tre giorni, ma è stato meraviglioso ed era incredibile con il costume. All’improvviso ti rendi conto di quanto Johnny si sia ispirato a Keith quando impersona Jack Sparrow. E’ stato fantastico. Ovviamente dopo l’uscita del primo film tutti volevano vedere Keith nei sequela, quindi è fantastico che sia riuscito a farlo.


Come ci si sente a essere l’unica ragazza sul set a tirare di spada e a fare la sciocca con i ragazzi?


Keira:
Divertente. Quasi ti dimentichi di essere una ragazza dopo qualche tempo. Il tuo lato maschile esce allo scoperto. Ma io lo adoro. Sono un po’ maschiaccio, quindi per me è sempre un divertimento.

I film sono come li hai immaginati? Ovviamente tu eri lì…

Orlando:

Sai, sono sempre sorpreso dall’aspetto del film. Sono sempre sorpreso da come questi personaggi si incontrano e si lascino alle spalle la macchia nera che è dentro di noi.
E’ un grande film. Quando rivedo molti film penso “Ok, non riesco a guardarmi”, in questi film ho sempre la setta sensazione guardarmi, ma in verità mi diverto guardando tutto il resto perché è una festa per gli occhi ed è sempre una sorpresa. Penso “Ah, non mi ero reso conto che era questo che stavamo facendo”. Capisci cosa intendo?

L’ultima cosa: puoi tirare le somme del film in tre parole?


Orlando:

Allegro, buono, violento.


(da http://www.fantasymagazine.it/notizie/7534/)
 
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