| E dopo 45 visioni -,-' ho scritto una recensione -,-'
Credo sia sempre difficile commentare un film che si ama. Ed io AMO questo film! Purtroppo, La maledizione della prima luna ha avuto la sfortuna di concorrere agli Oscar nello stesso anno di Il Signore degli Anelli - Il Ritorno del Re, che arraffò ben 11 statuette, lasciando gli altri candidati a bocca asciutta. Non che le 5 statuette perse abbiano penalizzato il film, che ebbe moltissimo successo tra il pubblico, tanto che i produttori decisero di trarne 2 sequel (e si pensa che entro il 2012 vedremo anche un quarto capitolo). Si sa, casa Disney raramente sbaglia e nella sua storia ha dato vita ad un successo dietro l'altro. Successi che vanno al di là degli incassi di una stagione; quelli della Disney sono film che penetrano nei cuori delle persone, del pubblico, che si affeziona ai personaggi e continua a vedere ed amare questi film anche dopo tanti anni. Io credo (e spero) che La maledizione della prima luna sia stato e sia un successo in questo senso, un film da ricordare a distanza come Pomi d'ottone e manici di scopa, Mary Poppins, Biancaneve e i sette nani, solo per citarne qualcuno. Non trovo in questo film un solo elemento da non elogiare. La maledizione della prima luna è un mix perfetto di azione, romanticismo, comicità e fantasy. Quella di Ted Elliott & Terry Rossio è una sceneggiatura geniale che tiene uniti tutti questi aspetti senza difficoltà. Nonostante la storia si dilunghi per ben 143 minuti, non c'è mai un momento di noia: quando non assistiamo a duelli con le spade, acrobazie, assalti a navi, sono i dialoghi divertenti e coinvolgenti a tenerci incollati allo schermo. I personaggi sono tutti affascinanti ed ognuno di loro entra in scena in modo ingegnoso: dopo aver conosciuto Elizabeth Swann e Will Turner bambini, la prima cosa che vediamo di lei adulta sono i suoi magnetici occhi scuri, che, con una simpatica trovata del montaggio, chiusi dall'attrice bambina, vengono riaperti da Keira Knightley. Il bel Orlando Bloom, nella sua prima scena, invece, veste i panni di un Will molto timido e impacciato, che in casa Swann rompe per sbaglio una parte di un' applique e la nasconde. Ma il meglio del meglio è l'entrata in scena del Capitan Jack Sparrow insieme alla meravigliosa colonna sonora del film; un Johnny Depp dallo sguardo grave, ma eroico al fianco di una bandiera sembra sia a bordo di un imponente veliero, ma bastano pochi secondi perchè lo spettatore scopra che in realtà il suo è un mezzo molto modesto che, per di più, sta imbracando acqua. La maledizione della prima luna è un film riuscito perchè curato in ogni piccolo dettaglio: ogni frase, ogni gesto, ogni silenzio è interessante, accattivante, divertente. Non a caso, di tanto in tanto veniamo a conoscenza di un particolare in più riguardante i personaggi, ma viene lasciato in sospeso, non ci viene spiegato: è una scelta che approvo completamente. E' divertente per lo spettatore "interagire" con la pellicola, interessarsi ai personaggi e avere l'occasione di dare una sua interpretazione: in questo modo ognuno potrà immaginare una causa diversa che ha spinto il Signor Gibbs a diventare un pirata o che possa collegare un corsetto alle avventure di Jack a Singapore. Ci si innamora di tutti i personaggi: dalla figura femminile di Elizabeth, che nasconde sotto gli abiti aristocratici un'inclinazione all'avventura e un carattere ribelle, a Will, il classico principe azzurro Disney pronto a morire per la sua amata, che, però, ha "sangue pirata nelle vene" anzichè blu; passando per tutti i personaggi secondari. Tutto il cast è perfetto, anche se la vera star del film è Johnny Depp. Ispiratosi alle movenze del chitarrista dei Rollig Stones, Keith Richards, l'attore ha dato vita con un'interpretazione degna di Oscar ad uno dei personaggi migliori di sempre: buffo ed affascinante al tempo stesso. Merito suo e dello stile vincente del regista Gore Verbinsky se, sopo tanti anni, è stato rilanciato con successo un film sui pirati. La maledizione della prima luna è un film divertente e intelligente, a tratti prevedibile, ma mai banale, che suggerisce persino perle di saggezza a chi sa vedere. "Può darsi che nella rara occasione in cui per seguire la giusta rotta ci voglia un atto di pirateria, la pirateria stessa possa essere la giusta rotta" (Commodoro Swann).
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