Scuola: 7 in condotta & grembiule, ansa.it

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Will Turner
view post Posted on 3/8/2008, 13:47     +1   -1




MILANO - Grembiule sì, grembiule no. Sette in condotta? Lezioni di educazione civica? Il mondo della scuola si divide sulla proposta del ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini, a partire dal web. Sono tanti, infatti, i commenti che gli insegnanti hanno dedicato nelle pagine dei loro blog al disegno di legge che intende riportare disciplina e severità all'interno delle mura scolastiche. Diverse le voci che hanno sollevato il loro disappunto sul provvedimento approvato dal consiglio dei ministri, in particolare per la valutazione della condotta.

"Ma riuscirà un voto a cambiare qualcosa? Temo che chi arriva a certi livelli abbia ormai perso il rispetto anche per se stesso e non sarà la minaccia del voto a farli cambiare", spiega un'insegnante con un po' di rassegnazione sul suo ultimo post. Anche sulla proposta di reintrodurre il grembiule o le casacche scolastiche c'é chi dissente: "Sembra di tornare indietro di quarant'anni - scrive un altro blogger -. Ho cominciato a fare il maestro nel dicembre 1975 e non si usavano più. Oggi all'Upim un intero reparto di grembiuli come quelli della mia infanzia. 'Per evitare la competizione delle griffe', dicono. Che deliziosa ipocrisia. Le differenze sociali si fanno sempre più feroci. Inutile cercare di mascherarle alla meglio. Non basta il tenue velo di un grembiulino".

Un'internauta rincara la dose: "Se il grembiule serve a coprire le differenze, vietiamo anche gli astucci, mettiamo quaderni uguali per tutti, niente pennarelli colorati, niente penne personali, niente merendine portate da casa, e che dire delle scarpe?". Sul fronte degli entusiasti per il grembiule, un utente dichiara categorico:"Ci vorrebbe, come in Giappone, la divisa. Ogni scuola la sceglie e gli studenti non devono indossare che quella". Ma c'é anche chi si interroga su come evitare la rincorsa alle marche: "Sono a favore della reintroduzione del grembiule - dice una prof -. E aggiungerei anche, per ovviare ai vari D&G o Armani che ci vivranno sopra, che bisognerebbe codificarlo: semplice, bianco, nero o blu, non so, ma senza tanti fronzoli". Mentre sul voto in condotta, infine, un'altra commenta: "Credo che queste persone che si permettono certe offese siano in qualche modo poco controllate dai genitori. Quindi un voto che comparirà brutto ai loro occhi potrebbe spingerli a far cambiare comportamento ai propri figli...".
 
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Aravir
view post Posted on 3/8/2008, 16:24     +1   -1




Avevo già letto di queste notizie, per quanto riguarda il grembiule io l'ho sempre messo fino alle elementari ed era una vera scocciatura (soprattutto l'estate che si moriva di caldo ed il grembiule doveva essere tassativamente lungo fino al ginocchio con il colletto e a maniche lunghe)...e poi che tristezza le femmine tutte rosa e i mashi tutti blu puffo! Per quanto riguarda il voto in condotta ben venga la sua rivalutazione!
 
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Cory Turner
view post Posted on 3/8/2008, 22:05     +1   -1




CITAZIONE (Will Turner @ 3/8/2008, 14:47)
'Per evitare la competizione delle griffe', dicono. Che deliziosa ipocrisia. Le differenze sociali si fanno sempre più feroci. Inutile cercare di mascherarle alla meglio. Non basta il tenue velo di un grembiulino".

Io ho portato la divisa per 5 anni. Eravamo tutti completamente vestiti uguali, anche quando si faceva ginnastica, tranne le scarpe e, credetemi, le differenze ci sn sempre state. Se un bambino o un ragazzo vuole essere preso in giro ci riescono e si attaccano a qualsiasi cosa che può essere il fatto che porta gli occhiali, le scarpe che indossa, come porta i capelli o come parla. Non si riuscirà mai ad uccidere l'individualità delle persone, così come la cattiveria di chi si vanta di avere oggetti che un altro non può permettersi perchè non sono solo i vestiti.

Sulla condotta sono d'accordo.
 
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2 replies since 3/8/2008, 13:47   145 views
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