Mostra di Venezia 2010, 67esima edizione

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Cory Turner
view post Posted on 16/1/2010, 23:02     +1   -1




John Woo riceverà il Leone d'oro alla carriera nel 2010

stato attribuito al regista e produttore asiatico-hollywoodiano John Woo - uno tra i maggiori innovatori del linguaggio cinematografico contemporaneo, che è riuscito a far coincidere Oriente e Occidente - il Leone d’oro alla carriera della 67. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (Lido di Venezia, 1-11 settembre 2010).
Lo ha deciso il Cda della Biennale di Venezia presieduto da Paolo Baratta, su proposta del Direttore della Mostra Marco Müller.

Il riconoscimento premia un cineasta che negli ultimi decenni, con la sua rivoluzionaria concezione della messa in scena e del montaggio, ha rinnovato dalle fondamenta, portandolo alla più estrema stilizzazione (prossima alle arti visive) il film d’azione, tanto in Asia (con titoli come A Better Tomorrow, 1986; The Killer, 1989; Bullet in the Head, 1990; Hard Boiled, 1991; il recente kolossal La battaglia dei tre regni), che a Hollywood (tre film fra tutti: Face/Off, 1997; Mission Impossible 2, 2000; Windtalkers, 2002).

Nei suoi capolavori gangsteristici e bellici, Woo ha saputo trasfigurare il movimento iperbolico (che sfida la forza di gravità) e la violenza esasperata, attraverso un'originalissima carica poetica e romantica, sostenuta da una tensione figurativa quanto mai personale ed energica, vicina all’allucinazione surreale. L’inconfondibile cinema di Woo mescola i generi e unisce il rispetto di valori classici, come l’amicizia virile e l’onore, ai ritmi vertiginosi e alle coreografie tipiche delle arti marziali.

Regista, produttore (con la sua Lion Rock), autore di videogiochi e di romanzi a fumetti, John Woo è considerato uno dei maestri che hanno contribuito a cambiare il linguaggio del cinema contemporaneo: è quanto gli riconoscono diverse generazioni di cineasti - i suoi ammiratori vanno da Martin Scorsese a Olivier Assayas, da Jonathan Demme a John Landis, da Sam Raimi a Quentin Tarantino, officianti del culto internazionale per un cinema d’azione coreografato come un balletto e per l'uso radicalmente innovativo del montaggio.

John Woo tornerà alla Mostra di Venezia per la quarta volta. Nel 2004 era stato il “padrino” della Storia segreta del cinema asiatico. Nel 2006 era regista di uno degli episodi di All the Invisible Children, film fuori concorso alla 63. Mostra. Nel 2007 era produttore di Blood Brothers (Tiantang kou), lungometraggio d'esordio di Alexi Tan, film di chiusura della 64. Mostra.
 
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Cory Turner
view post Posted on 7/5/2010, 22:40     +1   -1




STO MORENDO

Quentin Tarantino Presidente della Giuria Internazionale del concorso Venezia 67


Sarà il regista e sceneggiatore statunitense Quentin Tarantino, uno tra i più importanti autori del cinema contemporaneo, la personalità chiamata a presiedere la Giuria internazionale del Concorso della 67. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (1-11 settembre 2010), che assegnerà il Leone d’oro e gli altri riconoscimenti ufficiali.

La decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia, presieduto da Paolo Baratta, accogliendo la proposta del Direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, Marco Mueller.

Quentin Tarantino ha recentemente ottenuto un successo planetario di critica e di pubblico con Inglorious Basterds (Bastardi senza gloria, 2009), che si è aggiudicato otto nomination agli Oscar 2010 (Christoph Waltz ha vinto come miglior attore non protagonista grazie all’interpretazione del colonnello Hans Landa).
Già dall’epoca del folgorante esordio con Reservoir Dogs (Le iene, 1992), e poi con la sua opera-manifesto Pulp Fiction (1994) - Palma d’oro a Cannes e Oscar per la sceneggiatura - Tarantino ha trovato posto fra i registi più sorprendenti del cinema di oggi. Cineasta "di riferimento" studiato e imitato, è forse il solo amato come una rockstar.
Se il suo stile originalissimo attinge dinamicamente al cinema del passato, è per recuperare il gusto dell’ingranaggio narrativo, mescolando con intelligenza il cinema di genere e la "pulp fiction".
È stato anche caratterista atipico (memorabile il suo personaggio western in Sukiyaki Western Django di Miike Takashi, in concorso alla Mostra 2007).
Nei film da lui diretti ha rilanciato attori dimenticati in ruoli leggendari, da John Travolta (Pulp Fiction) a Pam Grier (Jackie Brown), fino a David Carradine (Kill Bill), e inventato nuovi divi come Christoph Waltz in Inglorious Basterds.
Grande ammiratore e conoscitore del cinema di genere italiano (molto citato nei suoi film - Inglorious Basterds ha quale fonte d’ispirazione Quel maledetto treno blindato, 1978, di Enzo G. Castellari), Tarantino è stato il “padrino” tanto della retrospettiva Italian Kings of the B’s (alla Mostra di Venezia 2004, primo segmento del progetto sulla Storia segreta del cinema italiano), come di quella sui western all'italiana (alla Mostra 2007).
 
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Cory Turner
view post Posted on 31/5/2010, 11:57     +1   -1




Takeshi Kitano, Abbas Kiarostami, Agnès Varda e Sylvester Stallone i vincitori negli anni precedenti

È stato attribuito al grande cineasta indiano Mani Ratnam il premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker 2010, istituito dalla Biennale di Venezia (Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica), organizzato in collaborazione con Jaeger-LeCoultre e dedicato a una personalità che abbia segnato in modo originale il cinema contemporaneo. Il premio è stato assegnato negli anni precedenti ad altri grandi cineasti come Takeshi Kitano, Abbas Kiarostami, Agnès Varda e Sylvester Stallone.

La consegna del premioavrà luogo alla 67. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (1-11 settembre 2010), diretta da Marco Mueller e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.

Il Direttore della Mostra, Marco Mueller, illustra così la motivazione del premio: "All’inizio della sua carriera Mani Ratnam girava film solo nella sua lingua madre, il tamil, ma è diventato ben presto uno tra i pochi cineasti del Sud dell'India capaci di gestire con intelligenza (e successo commerciale) l'assalto al mercato cinematografico dell’India intera.
Fra i più straordinari innovatori del cinema indiano di oggi, Ratnam si è battuto per introdurre il concetto di autorialità nel cinema contemporaneo di Bollywood. I suoi film rivelano una precisione e una padronanza del mezzo cinematografico che li hanno sempre distinti dalla frettolosità o dalla pomposità del cinema regionale prodotto in serie. Gli splendidi numeri musicali delle sue pellicole, fra i più impressionanti della più recente produzione di Mumbai e Madras, hanno influenzato lo stile di tanti altri registi in India (come anche quello della pubblicità e dei video musicali). I più celebri film di Ratnam sono dunque entrati a far parte dell’immaginario cinematografico del sub-continente indiano”.

In occasione della consegna del premio, la 67. Mostra presenterà in "prima festival" l'ultimo attesissimo film di Mani Ratnam, Raavan, alla presenza del regista e delle superstar del cinema indiano Aishwarya Rai, Abhishek Bachchan, Vikram e A. K. Rahman. Raavan è distribuito internazionalmente da Reliance Big Pictures e IM Global. “Raavan stregherà certamente il pubblico con la sua storia emozionante e le sue seducenti scene di canto e danza,” ha dichiarato Marco Mueller. “Siamo orgogliosi di ospitare la "prima festival" di questo film straordinario, che sarà proiettato alla 67. Mostra sia nella versione in hindi che in quella in tamil”.
Animato dalle musiche del due volte premio Oscar A. R. Rahman, celebre per aver ridefinito la musica indiana contemporanea (e ribattezzato da ‘Time Magazine’ il “Mozart di Madras”), Raavan fonde dramma, azione, commedia romantica e musical. Il film è un liberissimo adattamento del poema epico "Ramayana" di Valmiki e narra di un fuorilegge che, per vendetta, rapisce la moglie del poliziotto che ha ucciso sua sorella, trascinandola in un viaggio in cui si rinnova il costante, epico scontro fra bene e male.

Jaeger-LeCoultre è per il sesto anno sponsor della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica.
 
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Cory Turner
view post Posted on 20/7/2010, 20:04     +1   -1




FINALMENTE

Il programma ufficiale della 67. Mostra sarà annunciato nel corso di una conferenza stampa che si terrà giovedì 29 luglio a Roma.
 
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Cory Turner
view post Posted on 20/7/2010, 22:36     +1   -1




baci mai dati, scritto e diretto da Roberta Torre, autrice fra le più innovative del nostro cinema, sarà il film di apertura di Controcampo italiano - la sezione competitiva che dallo scorso anno fa il punto sulle tendenze del cinema italiano - alla 67. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica (1 - 11 settembre 2010), diretta da Marco Müller e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.

I baci mai dati, interpretato da Donatella Finocchiaro, Pino Micol, Giuseppe Fiorello, Carla Marchese, Valentina Giordanella, Martina Galletta, Alessio Vassallo, con la partecipazione straordinaria di Piera Degli Esposti, sarà presentato in prima mondiale venerdì 3 settembre in Sala Grande al Palazzo del Cinema al Lido. Il film è prodotto da Amedeo Bacigalupo e da Roberta Torre per Nuvola Film e Rosettafilm in collaborazione con Adriana Chiesa Enterprises, la Regione Siciliana, Assessorato Beni Culturali, Ambientali e Pubblica Istruzione – Dipartimento Beni Culturali, Ambientali e Educazione Permanente e la Sicilia Film Commission, nell'ambito del programma Sensi Contemporanei Cinema e Audiovisivo, con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per il Cinema. Distribuzione internazionale Adriana Chiesa Enterprises.

La Giuria di Controcampo italiano - che giudicherà le opere di lungometraggio, al massimo 7, fiction e non fiction, di questa sezione, tutte in prima mondiale e proiettate in Sala Grande - è composta da Valerio Mastandrea (presidente), attore fra i più importanti e versatili del cinema italiano, vincitore quest'anno del David di Donatello come miglior attore per La prima cosa bella di Paolo Virzì; dalla regista Susanna Nicchiarelli, trionfatrice della prima edizione di Controcampo italiano nel 2009 con Cosmonauta, opera prima che dopo la Mostra è stato presentata in oltre 30 festival cinematografici aggiudicandosi una decina di riconoscimenti in Italia e all'estero; dal presidente dell'Ente dello Spettacolo e direttore della "Rivista del cinematografo" Dario Edoardo Viganò. La Giuria assegnerà senza possibilità di ex-aequo il premio Controcampo italiano. Al regista vincitore, Kodak offrirà un premio del valore di 40.000 euro in pellicola cinematografica negativa nei formati 35 o 16mm (a discrezione del vincitore), che gli permetterà di girare un altro lungometraggio.

I baci mai dati di Roberta Torre racconta la vicenda di Manuela, tredicenne cresciuta in fretta, che vive nel sobborgo di una grande città del sud Italia, Librino. Un giorno, per noia e per gioco, s'inventa di poter fare miracoli. Viene creduta e da quel momento irrompe nella sua vita un'umanità affamata e bisognosa che le chiede di tutto: dal posto di lavoro perduto alla vittoria del campionato di calcio. Sua madre, Rita, ex miss del quartiere, si accorge di poterne fare un business. Questo stravolge gli equilibri del microcosmo in cui si muovono i personaggi della vicenda, che si troveranno coinvolti in un disegno più grande di loro. Fino a quando quello che sembra un evento straordinario e inspiegabile accadrà sul serio.

Roberta Torre è stata protagonista alla Mostra del Cinema di Venezia fin dai suoi esordi. Negli anni '90 ha presentato qui i suoi primi cortometraggi: nel 1994 Senti amor mio? in Panorama italiano, quindi Appunti per un film su Tano e La vita a volo d'angelo rispettivamente nel 1995 e nel 1996 alla Finestra sulle immagini. Sempre a Venezia ha presentato con grande successo nel 1997 il suo lungometraggio d'esordio Tano da morire, vincitore del premio Luigi De Laurentiis per l'opera prima. Nel 2000 è tornata con Sud Side Stori nella sezione Sogni e visioni.

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Sarà dedicata al cinema comico italiano, e in particolare ai suoi protagonisti (e in particolare ai grandi dimenticati), la retrospettiva della 67. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, intitolata La situazione comica (1937-1988).

La 67. Mostra avrà luogo al Lido dall'1 all'11 settembre 2010, diretta da Marco Mueller e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.

La situazione comica (1937-1988), curata da Marco Giusti, Domenico Monetti e Luca Pallanch, prevede la proiezione di una trentina di opere dagli anni '30 ai pieni anni '80. E' realizzata dalla Biennale di Venezia in coproduzione con il Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale, ente deputato alla promozione e preservazione del patrimonio cinematografico italiano, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Di tutti i generi italiani, il comico è sempre stato il grande polmone economico e popolare del nostro cinema, dai tempi di Totò giù fino ai cinepanettoni. Non ottenendo però che raramente un vero interesse critico. Il fatto quindi che la Mostra di Venezia dedichi al cinema comico italiano una retrospettiva, va letto anche come un omaggio a un genere troppo spesso rimasto nell'ombra.

Alcuni dei più popolari comici italiani (Diego Abatantuono, Lino Banfi, Lando Buzzanca, Christian De Sica, Enrico Montesano, Renato Pozzetto, Gigi Proietti, Carlo Verdone, Paolo Villaggio) saranno alla Mostra per ricordare film e comici del passato, ai quali possono essere accostati nel gioco delle discendenze e delle affinità, che caratterizza la storia della comicità nel nostro cinema. Alessandro Gassman, Gianmarco e Ricky Tognazzi presenteranno opere di Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi. Testimoni eccellenti (registi, sceneggiatori, attori), della nostra comicità "scorteranno" a Venezia i film della retrospettiva: Lorenza Indovina, Mario Monicelli, Marco Risi, Emanuele Salce, Franca Valeri, Carlo ed Enrico Vanzina.

La situazione comica rappresenta un ideale proseguimento delle retrospettive presentate con successo a Venezia negli ultimi anni (da Italian Kings of the B's - Storia segreta del cinema italiano nel 2004, fino a Questi fantasmi 2. Cinema italiano ritrovato nel 2009) che hanno contribuito alla riscoperta della nostra produzione ingiustamente rimossa. La situazione comica (1937-1988) si innesta su questa linea, completando la ricerca con il genere comico.

La retrospettiva si divide in due programmi, uno più legato al cinema del passato in Sala Volpi (Palazzo del Cinema) e uno più contemporaneo in Sala Perla.
Il programma che avrà luogo in Sala Volpi include 20 lungometraggi oltre ad alcuni episodi, e ripercorre le gesta dei più grandi comici italiani attraverso la scelta di un film che li rappresenti degnamente, in un arco temporale che va dagli anni '30 fino alla metà degli anni '70, quando l'avvento delle tv private ha cambiato radicalmente faccia alla comicità. Fra i film proiettati: Tutta la città canta, rara incursione nel comico del maestro del cinema di paura Riccardo Freda; L'onorata società, una delle prime prove della coppia Franchi-Ingrassia, lanciati da Domenico Modugno, qui attore e produttore, e diretti da uno dei futuri mattatori della Banda Arbore, Riccardo Pazzaglia; Io non spezzo... rompo, con uno strabiliante Alighiero Noschese che fa il verso al Volontè di Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto; l'inedito Gassman de Lo scatenato dell'outsider Franco Indovina.
Il programma che avrà luogo in Sala Perla include 7 lungometraggi, ed è più legato alla contemporaneità (anni '70-'80). Popolari comici italiani (Abatantuono, Banfi, Christian De Sica, Enrico Montesano, Renato Pozzetto, Gigi Proietti, Carlo Verdone, Paolo Villaggio) hanno scelto, nella loro filmografia, un'opera alla quale sono particolarmente legati e che in molti casi rappresenta un autentico cult (come Febbre da cavallo, Eccezzziunale... veramente o Vacanze di Natale, il capostipite del più fortunato filone del cinema italiano contemporaneo).

Efficace esempio di collaborazione tra istituzioni che possono dimostrarsi complementari, come festival e cineteche, il programma della retrospettiva veneziana si è arricchito ancora una volta attraverso una sistematica attività di ricerca, in primo luogo nei "sotterranei della Cineteca Nazionale". Come gli scorsi anni, i film presentati sono oggetto di un accurato lavoro di preservazione e talvolta di restauro, e dopo la Mostra di Venezia saranno proiettati nel circuito culturale in Italia e all'estero, offrendo una nuova vita ai film del passato, e al pubblico di oggi la possibilità di farsi raccontare dal cinema la propria storia.

Nel quadro delle attività permanenti e dei giacimenti culturali riscoperti e restaurati, la scelta de La situazione comica (1937-1988) rappresenta la continuazione del lavoro iniziato dalla Mostra nel 2004, e che da allora ha rilanciato con successo il recupero del cinema italiano invisibile (Italian Kings of the Bs; L'underground italiano; Casanova sullo schermo; Omaggio a Fulvio Lucisano; Centenario Rossellini, Soldati, Visconti; Western all'italiana; Questi fantasmi: cinema italiano ritrovato (1946 - 1975), Questi fantasmi 2. Cinema italiano ritrovato, accanto ai cantieri internazionali della Storia segreta del cinema asiatico nel 2005 e della Storia segreta del cinema russo nel 2006.
 
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.::LuKe::.
view post Posted on 22/7/2010, 16:12     +1   -1




Black Swan apre il Festival di Venezia


Black Swan, l'atteso nuovo film del regista americano Darren Aronofsky (Leone d'oro alla 65. Mostra nel 2008 per The Wrestler), sarà il film di apertura - in Concorso - della 67. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica.

Thriller psicologico ambientato nel mondo del balletto newyorkese, Black Swan vede protagonista Natalie Portman nel ruolo di Nina, una prima ballerina che si trova imprigionata in una ragnatela di competizione con una nuova rivale nella compagnia (Mila Kunis).

Black Swan conduce lo spettatore in un viaggio emozionante, che sfiora il terrore psicologico, seguendo una giovane ballerina, il cui ruolo come doppia regina dei cigni (il “Cigno Bianco” e il “Cigno Nero”) diventa alla fine per lei paurosamente perfetto.

Accanto a Natalie Portman e Mila Kunis, Black Swan è interpretato anche da Vincent Cassel, Barbara Hershey e Winona Ryder.

Black Swan sarà presentato in prima mondiale la sera dell’1 settembre in Sala Grande (Palazzo del Cinema), a seguire la cerimonia di apertura. Il film è scritto da Mark Heyman e Andres Heinz e John McLaughlin, prodotto da Protozoa Pictures e Phoenix Pictures e distribuito da Fox Searchlight Pictures insieme a Cross Creek Pictures.

“Il cast e la troupe di Black Swan sono particolarmente emozionati dell'invito della Mostra. E' un onore tornare a calcare l'imprescindibile tappeto rosso del Lido. Siamo entusiasti di presentare il film in prima mondiale al meraviglioso pubblico di Venezia”, ha dichiarato Aronofsky.

“E' un onore e un privilegio essere selezionati come film d'apertura”, hanno dichiarato i presidenti della Fox Searchlight, Stephen Gilula e Nancy Utley. “Non potevamo pensare a un lancio migliore di quello della Mostra di Venezia per Darren e Black Swan”.

Darren Aronofsky è una figura chiave del cinema contemporaneo. Ha ricevuto il Leone d’oro nel 2008 alla 65. Mostra di Venezia per The Wrestler, che in seguito ha vinto numerosi Independent Spirit Award, con la straordinaria interpretazione di Mickey Rourke che gli è valsa il Golden Globe®, il BAFTA® e una nomination all’Oscar®.
Autore creativo e da sempre vicino ai nuovi linguaggi delle arti visive, Aronofksy ha debuttato nel 1998 con π (π - Il teorema del delirio), vincendo il premio come miglior regista al Sundance Film Festival e un Independent Spirit Award per la migliore sceneggiatura. Il suo secondo film, Requiem for a Dream, dal romanzo di Hubert Selby Jr. è stato presentato a Cannes nel 2000, vincendo poi numerosi premi internazionali; la protagonista Ellen Burstyn è stata nominata per l’Oscar® e il film resta un punto di riferimento per le nuove generazioni di filmmaker.
 
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Cory Turner
view post Posted on 22/7/2010, 16:46     +1   -1




waaa che bello =D
Peccato che questo film sia già da scartare, noi arriviamo il 10 ç_ç
 
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.::LuKe::.
view post Posted on 22/7/2010, 16:53     +1   -1




CITAZIONE (Cory Turner @ 22/7/2010, 17:46)
waaa che bello =D
Peccato che questo film sia già da scartare, noi arriviamo il 10 ç_ç

Ma non finisce l'11?
 
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Cory Turner
view post Posted on 22/7/2010, 17:23     +1   -1




CITAZIONE (.::LuKe::. @ 22/7/2010, 17:53)
CITAZIONE (Cory Turner @ 22/7/2010, 17:46)
waaa che bello =D
Peccato che questo film sia già da scartare, noi arriviamo il 10 ç_ç

Ma non finisce l'11?

si stiamo il 10 e l'11 ^^
 
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Cory Turner
view post Posted on 30/7/2010, 16:29     +1   -1




IN CONCORSO:Darren ARONOFSKY, Black Swan (Usa. Film d'Apertura)
Ascanio CELESTINI, La pecora nera (Italia)
Sofia COPPOLA, Somewhere (Usa)
Antony CORDIER, Happy Few (Francia)
Saverio COSTANZO, La solitudine dei numeri primi (Italia)
Aleksei FEDORCHENKO, Ovsyanki (Silent Souls) (Russia)
Vincent GALLO, Promises Written in Water (Usa)
Monte HELLMAN, Road to Nowhere (Usa)
Álex de la IGLESIA, Balada Triste de Trompeta (Spagna)
Abdellatif KECHICHE, Venus Noire (Francia)
Pablo LARRAÍN, Post Mortem (Cile)
Richard J. LEWIS, Barney's Version (Canada)
Mario MARTONE, Noi credevamo (Italia)
Carlo MAZZACURATI, La Passione (Italia)
MIIKE Takashi, Jûsan-nin no shikaku (13 Assassins) (Giappone)
François OZON, Potiche (Francia)
Kelly REICHARDT, Meek's Cutoff (Usa)
Julian SCHNABEL, Miral (Usa)
TRAN Anh Hung, Noruwei no mori (Norwegian Wood) (Giappone)
Athina Rachel TSANGARI, Attenberg (Grecia)
TSUI Hark, Di Renjie zhi Tongtian diguo (Detective Dee and the Mystery of Phantom Flame) (Cina)
Tom TYKWER, Drei (Germania)

Più un film sorpresa che verrà annunciato lunedì 6 settembre.

FUORI CONCORSO:
Ben AFFLECK, The Town (Usa)
Casey AFFLECK, I'm Still Here (Usa)
Marco BELLOCCHIO, Sorelle Mai (Italia)
Piergiorgio GAY, Niente Paura – Come siamo come eravamo e le canzoni di Ligabue (Italia)
Gianfranco GIAGNI, Dante Ferretti – Production Designer (Italia)
Emidio GRECO, Notizie degli scavi, (Italia)
Dennis HOPPER, The Last Movie (1971) (Usa)
Stefano INCERTI, Gorbaciof (Italia)
Anurag KASHYAP, That Girl In Yellow Boots (India)
Stanley KWAN, Yongxin tiao (Showtime) (Cina)
Carlo MAZZACURATI, Sei Venezia (Italia)
MIIKE Takashi, Zebraman (2004) (Giappone)
MIIKE Takashi, Zebraman: Zebra City no gyakushu (Zebraman 2: Attack on Zebra City) (Giappone)
Oxide PANG, Danny PANG, Tungngaan 3D (The Child's Eye 3D) (Cina-Hong Kong)
Michele PLACIDO, Vallanzasca - Gli angeli del male (Italia)
Nadia RANOCCHI, David ZAMAGNI, All Inclusive 3D (Italia)
Mani RATMAN, Raavanan (India)
Robert RODRIGUEZ, Machete (Usa)
Gabriele SALVATORES, 1960 (Italia)
Antonello SARNO, La prima volta a Venezia (Italia)
Giancarlo SCARCHILLI, Vittorio racconta Gassman - Una vita da Mattatore (Italia)
Martin SCORSESE, Kent JONES, A Letter to Elia (Usa)
Takashi SHIMIZU, Shock Labyrinth 3D (Giappone)
Jan ŠVANKMAJER, Prežít svuj život (Surviving Life) (Repubblica Ceca)
Julie TAYMOR, The Tempest (Usa)
Giuseppe TORNATORE, L'ultimo Gattopardo: Ritratto di Goffredo Lombardo (Italia)
John TURTURRO, Passione (Italia)
Andrucha WADDINGTON, Lope (Spagna)
John WOO, SU Chao-Pin, Jianyu (Reign of Assassins) (Cina)
ZHANG Yuan, Space Guy (Cinea. Animazione)

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The Tempest, diretto dalla celebre regista statunitense di cinema e teatro Julie Taymor, è il film di chiusura (Fuori Concorso) della 67. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Gli interpreti del film sono: Helen Mirren, Russell Brand, Alfred Molina, Djimon Hounsou, David Strathairn, Chris Cooper, Alan Cumming, Ben Whishaw, Reeve Carney e Felicity Jones.

The Tempest di Julie Taymor, nuovo adattamento cinematografico che celebra il 400mo anniversario del capolavoro shakespeariano, sarà presentato in prima mondiale sabato 11 settembre 2010 in Sala Grande (Palazzo del Cinema) nella fascia di programmazione delle 20.30, dopo la fine della cerimonia di premiazione.
La 67. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica si terrà al Lido dall'1 all'11 settembre 2010, diretta da Marco Mueller e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.

The Tempest di Julie Taymor ripropone una delle più amate opere del Bardo in una nuova straordinaria e stimolante trasposizione, grazie al talento visionario e creativo di una delle protagoniste dello schermo e del palcoscenico americano.

Julie Taymor ha cambiato sesso al mago Prospero - Prospera è interpretata dal premio Oscar Helen Mirren -, ma è solo una delle sfaccettature della sua reinterpretazione. Il viaggio di Prospera si snoda, infatti, dalla vendetta al perdono, in un magistrale intreccio di romanticismo, colpi di scena e atmosfere fantastiche.

Anche la sceneggiatura di The Tempest è firmata da Julie Taymor. Le musiche originali sono di Elliot Goldenthal, collaboratore di vecchia data della regista e già vincitore di un premio Oscar. I costumi sono stati disegnati dal tre volte premio Oscar Sandy Powell, e anche il montaggio è di un premio Oscar, la canadese Françoise Bonnot.

Distribuito dalla Touchstone Pictures e prodotto da Julie Taymor, Lynn Hendee, Robert Chartoff, Jason K. Lau e Julia Taylor-Stanley, il film uscirà negli Stati Uniti nel dicembre 2010. La distribuzione internazionale è curata dalla IEI, Icon Entertainment International.



Il calendario delle proiezioni disponibili, per le quali sarà possibile pre-acquistare online i biglietti, sarà comunicato a partire dal giorno 19 agosto 2010 alle ore 12.00 contemporaneamente all’inizio del servizio di prevendita.
 
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Cory Turner
view post Posted on 1/9/2010, 14:18     +1   -1




Furono in molti a chiedersi – subito dopo l'uscita di Planet Terror (2007) – se il suggestivo trailer apparso durante la proiezione del film non lasciasse presagire l'imminente distribuzione di un nuovo lavoro di Robert Rodriguez. Oggi, dopo poco meno di tre anni, l'adattamento cinematografico di quel trailer sta effettivamente per uscire nelle sale, presentato in anteprima mondiale nella prima delle sei proiezioni di mezzanotte previste nel corso della 67. Mostra del Cinema di Venezia.
Sarà lo stesso Rodriguez, insieme al co-regista Ethan Maniquis, a presentare ufficialmente Machete, film d'azione che, girato nell'autunno del 2009, può contare sulla presenza di un cast d'eccezione. L'eccentrico cineasta americano, grazie anche alla preziosa intercessione dell'amico Tarantino, è riuscito a riunire sul set diversi grandi nomi del cinema hollywoodiano: Danny Trejo, Robert De Niro, Jessica Alba, Michelle Rodriguez, Steven Seagal, Lindsay Lohan, Don Johnson, Cheech Marin e Jeff Fahey.
La trama del film è la stessa su cui si basava il fake-trailer del 2007. Danny Trejo veste i panni di Machete, ex agente dei servizi segreti messicani fermamente intenzionato a vendicarsi su Booth (Jeff Fahey), spietato uomo d'affari che, dopo averlo ingaggiato col compito di uccidere il senatore McLaughlin (Robert De Niro), non ha esitato a tradirlo. Ad aiutare Machete nell'opera di rivalsa vi saranno Luz (Michelle Rodriguez) ed il fratello Padre (Cheech Marin), sacerdote avvezzo all'uso delle armi almeno quanto all'impartizione delle benedizioni.
Le vicende dei tre sono rappresentate da Rodriguez attraverso la sapiente combinazione di quegli ingredienti che ormai da tempo caratterizzano il suo modo di fare cinema: sparatorie, esplosioni, inseguimenti, belle donne ed una ripresa volutamente sporca – sul medesimo stile del trailer – che rende omaggio alla classica estetica del B-Movie.
Non mancano poi i risvolti e le letture politiche, esplicitamente evidenziati da Trejo in un'intervista del dicembre 2009: «La gente è veramente preoccupata per ciò che sta accadendo ai confini del nostro Stato – aveva commentato il protagonista del film – Il nostro obiettivo è di rappresentare i lati negativi di entrambe le parti in causa». Un messaggio ideologico, questo, poi ribadito – sebbene sotto forma di trovata pubblicitaria – con il lancio di uno speciale trailer in cui si accusava lo stato dell'Arizona, in quel momento al centro delle polemiche per le leggi sull'immigrazione troppo restrittive, di aver pestato i piedi al "messicano sbagliato".
Tanti elementi, quindi, che fanno di Machete un film capace di incuriosire il pubblico, di animare discussioni, di suscitare polemiche e di entusiasmare i numerosi e trepidanti fan.

MY MOVIES
 
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.::LuKe::.
view post Posted on 1/9/2010, 17:56     +1   -1




Critica entusiasta per Black Swan:

* Todd McCarthy (IndieWire): "Il film è Scarpette Rosse sotto acido. (...)"

* Peter Debruge (Variety): "Il film è un complemento affascinante a The Wrestler, e passa dallo sporco mondo di un lottatore alla sfera più elevata ma non meno brutale del balletto professionale. (...) Aronofsky sembra operare più sulla scia del primo Roman Polanski o del miglior David Cronenberg. L'ultimo atto di Black Swan dipinge una visione molto soggettiva degli eventi che ricorda la disintegrazione psicologica sia di Rosemary's Baby che di Repulsion."

* Mike Goodridge (Screen International): "Per lo meno una nomination all'Oscar ce l'ha in tasca: quella per la protagonista Natalie Portman, che nel film esegue una di "quelle" performance, trasformando se stessa - dopo dieci mesi di allenamento - in una vera e propria ballerina, quasi sgradevole da vedere mentre si consuma lentamente. Come Catherine Deneuve in Repulsion, o Mia Farrow in Rosemary's Baby, cattura la confusione di una giovane donna repressa gettata in pasto a un mondo di pericoli e tentazioni con spaventosa veracità."

* Kirk Honeycutt (Hollywood Reporter) - "Prima ci fu il Fantasma dell'Opera. Ora, in Black Swan, abbiamo il Terrore del Balletto. Il film combina alcuni elementi tipici del cinema horror con ispirazioni da Scarpette Rosse, Tutto su Eva e qualsiasi film che parla dello show business e in cui il messaggio è "non devi essere pazzo per diventare una stella, ma non c'è niente di male se lo sei". Il film è talmente esplicito in ogni modo, che non si può far altro che ammirare Aronofsky per aver osato essere così assurdo."

* Guy Lodge (InContention) - "Una fiaba contemporanea: la storia di una giovane ragazza controllata dagli adulti, che vuole solamente ballare e che impara che dovrà cambiare se stessa per opportunità. (...)"

* Jorge Carreon (The Examiner) - "Black Swan è un ritratto indimenticabile della follia della perfezione. Natalie Portman è devastante."

* Screen International - "Darren Aronofsky si erge verso nuovi picchi con Black Swan. (...) A tratti inquietante e a tratti esilarante, questo studio dark di una ballerina mentalmente fragile deviata dalla sua ossessione per la perfezione è uno dei film più eccitanti sfornati dal sistema di Hollywood quest'anno."

Ma a quanto pare non sono mancati i fischi...
 
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Cory Turner
view post Posted on 1/9/2010, 20:02     +1   -1




Non vedo l'ora di vederlo *-*
 
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Will Turner
view post Posted on 13/9/2010, 23:14     +1   -1




QUENTiN!!! :inlove:

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*JaseyRae*
view post Posted on 14/9/2010, 08:00     +1   -1




Oddio ma l'hai scattata tu quella foto da così vicino??? :eeeh:
 
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17 replies since 16/1/2010, 23:02   181 views
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