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| Winifred
Wini prese il suo taccuino sotto braccio e si inoltrò nella foresta per fare una passeggiata. Dopo aver camminato per circa un'ora si rese conto di essersi persa: i sentieri battuti erano scomparsi e ora aveva davanti a sè soltanto un esercito di alberi e cespugli. Presa dall'ansia, iniziò a correre alla cieca nella foresta, finchè non raggiunse la radura con la fonte magica che l'aveva resa giovane per sempre qualche mese prima. I Tuck l'avevano avvertita di non bere due volte quell'acqua magica, ma Wini aveva troppa sete e pensò che non le sarebbe successo nulla di male: si chinò sul rigagnolo e raccogliendo l'acqua con le mani bevve. Dopo appena un sorso, Wini si sentì improvvisamente stanca e crollò sull'erba. Al suo risveglio, niente fu più come prima: sotto di lei non c'era più erba, ma un materasso morbido e profumato. Il cielo azzurro si era trasformato nel soffitto fiorato di una stanza d'albergo. Dalla finestra si sentivano rumori strani, mai uditi prima, e attorno a lei notò alcuni oggetti strani... Wini uscì dalla stanza, alla ricerca di qualcosa che le facesse capire dove, o meglio in quale tempo, era finita... Attraversò il corridoio e vide davanti a sè una strana porta di ferro, sopra la quale degli strani numeri lampeggiavano di continuo. Scese le scale e si ritrovò in una grande sala. Anche lì c'era la stessa porta di ferro, e davanti ad essa una ragazza bionda e uno strano tipo stavano conversando. Poco più avanti, un'altra bionda vestita totalmente di una gradazione di rosa mai vista prima, stava scrivendo qualcosa su un foglio. Dopo qualche minuto i tre si incamminarono verso l'uscita. Wini, in cerca di aiuto, li fermò: Vi prego, signori, ho bisogno d'aiuto! Qualcuno di voi sarebbe così gentile da indicarmi la strada verso la casa di Angus Tuck? Mi trovavo lì vicino fino a qualche minuto fa, non dovrebbe essere lontana...
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