London Film Festival 54esima ed

« Older   Newer »
  Share  
Cory Turner
view post Posted on 12/10/2010, 22:22     +1   -1




The Times BFI London Film Festival è un festival cinematografico non competitivo nato nel 1956, divenuto negli anni uno dei più prestigiosi a livello europeo. Il festival si svolge ogni anno con il patrocinio del British Film Institute, attualmente sponsorizzato dal The Times, e presenta oltre 300 film provenienti da oltre 60 paesi, con un ampio programma di eventi e conferenze.

Qui trovate il programma di quest'anno.

image


La 54a edizione del London Film Festival è ai blocchi di partenza. Nell’ambito della kermesse cinematografica londinese verrà presentato il cortometraggio Steve; scritto e diretto da Rupert Friend ed interpretato dalla di lui fidanzata Keira Knightley, accanto a Colin Firth e Tom Mison. Della trama si conosce poco, soltanto che “le visite di Steve, il vicino del piano di sotto, ad una giovane coppia, diventano sempre più frequenti ed imprevedibili“.

FONTE


Acclamato e premiatissimo per The Millionaire, ora di nuovo acclamato per il suo ultimo 127 Hours, che il 28 ottobre chiuderà il London Film Festival e che noi vedremo appena a marzo. Danny Boyle continua a vivere il suo momento di fortuna, ma a suo modo non smette di stupire: e vuole tornare all’horror.

E’ lo stesso regista infatti ad aver annunciato di voler dirigere il secondo sequel del suo 28 giorni dopo. Il primo sequel, ovvero il riuscito 28 settimane dopo, fu diretto da Juan Carlos Fresnadillo nel 2007, e da tempo le voci su un ipotetico 28 mesi dopo si rincorrono, tra cui il rumor (poi smentito) di Paul Andrew Williams in cabina di regia. Finalmente il progetto inizia ad avere una forma concreta, e sarà proprio Boyle probabilmente a dirigere il tutto.

“C’è un altro 28 giorni dopo in lavorazione”, ha dichiarato infatti Boyle, che aggiunge che il titolo sarà proprio 28 mesi dopo: “In teoria, sì”. E alla domanda su un ipotetico suo coinvolgimento nel progetto solo in veste di produttore, è abbastanza sicuro sulla risposta: “In realtà voglio dirigerlo”. Ora dev’essere tutto ufficializzato, ma se queste sono le premesse…

FONTE
 
Top
Cory Turner
view post Posted on 1/11/2010, 23:35     +1   -1




image


Ieri sera al London Film Festival tappeto rosso e proiezione di gala per “The king’s speech”, il film diretto da Tom Hooper con Colin Firth nella parte di re Giorgio VI ed Helena Bonham Carter in quella di sua moglie, già vincitore del festival di Toronto e presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. Un film che racconta una storia poco nota, perlomeno fuori dalla Gran Bretagna: quella della balbuzie che paralizzò a lungo il futuro re, finchè l’incontro con uno strano medico, interpretato da uno straordinario Geoffrey Rush, lo aiuta a vincere il suo problema e ad unire la nazione durante la seconda guerra mondiale con una serie di indimenticabili discorsi alla radio. Un piccolo grande gioiello, che è anche un film sull’amicizia tra un sovrano (il padre dell’attuale regina Elisabetta) e un plebeo, e su come l’amicizia, la fiducia nel prossimo, l’amore, chiamiamolo come volete, sono la chiave per superare qualsiasi ostacolo. Un film a cui già si pronostica l’Oscar. E se c’è uno che meriterebbe l’Oscar per il migliore attore, è Firth: è incredibile il modo in cui riproduce il dolore quasi fisico della balbuzie del re, così come la capacità di trasmettere, senza parlare, i sentimenti che lo animano nel contrastato cammino che lo conduce al trono. ”Il miglior attore britannico della sua generazione”, lo definisce oggi il Daily Telegraph, tra l’entusiasmo generale delle recensioni.

FONTE


 
Top
1 replies since 12/10/2010, 22:22   21 views
  Share