| Il GGG, di Roald Dahl, primo libro letto in assoluto; Un gioco da ragazzi, libro sempre di Dahl che mi avvicinò alla passione per la scrittura, Lo Hobbit, di J.R.R. Tolkien, probabilmente il libro che ho letto più volte in assoluto, La saga di Harry Potter, di J.K. Rowling, che a fasi alterne ha accompagnato la mia infanzia e adolescenza, Jurassic Park, di Michael Crichton, libro che lessi a undici anni non capendo niente di genetica e computer, ma mi piaceva andare in giro con questo libro palesemente troppo complicato per me; Mangiatori di morte, una fantastica avventura scritta con maestria sempre da Crichton, anche questo letto all'incirca tre volte; Antologia di Spoon River, di Edgar Lee Masters, libro che per me riassume in sè il senso della vita; Drago Rosso, di Thomas Harris, il manuale del perfetto thriller con un protagonista perfettamente caratterizzato; I libri di Chuck Palahniuk, che con il suo nichilismo verso la società precostituita ha contribuito alla mia personalita e al mio modo di vedere il mondo; Stephen King, che con ognuno dei suoi libri mi ha fatto capire che la cosa più importante non è la storia ma chi la racconta, e i personaggi che la popolano; The Beach, di Alex Garland, un ottimo libro, importante perchè è stato il primo romanzo vero che ho letto in lingua inglese, Cime Tempestose, la storia d'amore più grande e devastante mai raccontata, e Jane Eyre, che insegna come la forza di volontà può tutto.
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