Bianca come il latte, Rossa come il sangue, Alessandro D'Avenia

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Aravir
view post Posted on 25/11/2011, 01:27     +1   -1




daveniaok

Titolo: Bianca come il latte, rossa come il sangue
Autore: Alessandro D’Avenia
Uscita: 2010
Editore: Mondadori.
Genere: Romanzo

“Ci sono due modi per guardare il volto di una persona. Uno è guardare gli occhi come parte del volto. L’altro è guardare gli occhi e basta, come se fossero il volto. È una di quelle cose che mettono paura quando le fai. Perché gli occhi sono la vita in miniatura. Bianchi intorno, come il nulla in cui galleggia la vita, l’iride colorata, come la varietà imprevedibile che la caratterizza, sino a tuffarsi nel nero della pupilla che tutto inghiotte, come un pozzo oscuro senza colore e senza fondo.”

Leo ha sedici anni ed il suo ipod è parte integrante di se stesso. La sua vita rispecchia gli standard di un ragazzo che sta attraversando la fase dell’adolescenza. Tutto ruota intorno alle chiacchiere con gli amici, alla squadra dei “Pirati” che partecipa al torneo di calcetto e alle gare di freni in motorino con il suo amico d’infanzia, Niko. E poi c’è Silvia, la sua migliore amica. Colei cui sa di poter sempre contare, con cui sa di poter parlare di qualsiasi argomento e confidarsi “ai soliti giardinetti, sulla stessa panchina”. Il suo “angelo custode”. E Leo, con il passare dei giorni, comprende quanto la presenza di Silvia nella sua vita sia importante. Per Leo, ogni colore è espressione di emozioni e sentimenti. Per questo ogni cosa ha un colore. Ma il Bianco lo terrorizza perché indica il vuoto, il nulla, il non essere. Il Rosso è il colore che contrasta il Bianco perché indica l’amore, la passione ed il sangue che circola nelle vene, simbolo della vita che scorre anche quando tutto sembra essere fermo. Rosso come i capelli di Beatrice. Lei è il sogno di Leo, il suo pensiero fisso. Beatrice è tutto ciò che contrasta con la noia della scuola. Un luogo dove le ore sono lente a passare, uno strazio infinito ed i professori sono classificabili come una “specie protetta” che spera possa estinguersi presto finché non arriva il supplente di storia e filosofia. Un professore soprannominato “Sognatore” per via della gran passione e gran convinzione nel lavoro che svolge. Un giovane ragazzo che ai tempi della scelta della facoltà universitaria sarà stato sicuramente ispirato dal professor Keating. Il Sognatore, con il suo metodo, riuscirà a cambiare l’atteggiamento di passività di Leo. Perché la vita va vissuta intensamente. E mentre Leo cerca di immedesimarsi in questa nuova prospettiva scopre che Beatrice è malata. E la malattia in questione è una di quelle che non perdona e ha a che fare con il Bianco. Leo dovrà affrontare con coraggio questo dolore che ogni momento cerca di sovrastarlo. Anche in questi momenti così tristi, anche quando vi è una perdita così ingiusta, i sogni non devono mai spegnersi. Vi è un principio di fede alla base che Beatrice riesce ad insegnare a Leo per cui si crede che qualcosa di superiore a noi possa esser possibile, qualcosa in cui sperare possa accadere. Bianca come il latte, Rossa come è il sangue è più di un romanzo di formazione che racconta del procedere di un anno scolastico. E’ un libro narrato in prima persona dal protagonista stesso, Leonardo, che ci appare sotto molteplici aspetti: allegro, euforico, scanzonato, immaturo, consapevole, serio, dubbioso, triste, cresciuto. Pensieri più o meno brevi ma sempre profondi, sinceri e concreti. Uno scrivere scorrevole e semplice che dietro a quelle che sembrano banalità si nasconde una verità pura ed indissolubile cui la maggior parte dei lettori riesce ad immedesimarsi ed andar a ripescare ricordi lontani. Ed attraverso tanti piccoli monologhi racconta di come sia la classica vita di un adolescente e di come in un attimo tutto possa cambiare ed evolversi. Per Leo,ad esempio, la piena consapevolezza della vita si ha attraverso una forte perdita. Ma oltre a ciò scopre anche che la fiducia è un qualcosa di prezioso ed è utile, se non necessario, parlare apertamente con amici e famigliari. Prender atto che anche professori e genitori sono stati adolescenti e dunque non lontani dalla realtà che un giovane si ritrova a vivere. Anche se rimane comunque indispensabile per un adulto saper ascoltare e consigliare, non giudicare, il figlio o lo studente o qualunque altro ragazzo che reputa opportuno rivolgersi a loro. Nella propria vita, infatti, ognuno ha un preciso e proprio ruolo da svolgere. Ma i sogni sono fondamentali a dare la giusta forza per credere in se stessi ed andare avanti. I progetti che facciamo e che intendiamo realizzare sono il motivo per cui la mattina ci svegliamo e portiamo avanti una giornata intera.

 
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