Cory Turner |
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| Io credo che purtroppo la situazione sia molto più complessa di così.
Sì, ok noi in Italia siamo indietro su tutto. Ci sono CENTINAIA di film che in Italia non arrivano proprio perchè le distribuzioni italiane non se le comprano. E accetto il fatto che lo streaming e internet in generale hanno dato una valida possibilità all'appassionato di vedere ciò che da noi non arriva da noi, ma la verità è che la maggior parte delle persone usa lo streaming per film che potrebbe affittare per un paio di euro o PEGGIO per vedere film che sono in sala. E qui non parliamo quasi mai di gente che vedrebbe 4 film al mese e quindi spenderebbe parecchio, ma sempre di quelle persone a cui interessano 2 film all'anno e si affogano per 14 euro.
Il cinema sta morendo. E non perchè gli appassionati come noi non trovano in Italia il film del '33 o la pellicola indipendente balinese. No. Il cinema sta morendo perchè il grande pubblico scarica un film come Harry Potter, che va visto al cinema anche solo per gli effetti speciali. Il cinema sta morendo perchè davanti ai DVD il cui prezzo medio ormai è di 9 euro, ma se ne trovano tanti anche a 5,6 o 7 euro la gente ha ancora la faccio tosta di dire che i DVd sono cari. E ripeto qui non si sta parlando di chi ne compra 100 l'anno, ma a chi interessano 1, 2 film in 365 giorni.
Io credo che questo è il vero problema, e la felicità nel vedere chiudere Megavideo per me è stata incontenibile. Vedo che qualcosa si muove, finalmente. Il prossimo passo è sicuramente quello di abbassare il biglietto del cinema, sicuramente troppo caro e avvicinare il grande pubblico anche alle piccole produzioni tramite campagne di informazione.
Per come la vedo io, se ci sono degli errori nel mondo del cinema non è giusto che noi che ci siamo dentro voltiamo le spalle a tutto. Se l'arte perde il sostegno di chi l'ama allora chi resta?
Dietro un film ci sono centinaia di lavoratori che creano arte e il cinema come tale va trattato. Io sostengo l'originalità sia per un discorso di giustizia nei confronti degli artisti, ma anche per la qualità stessa del prodotto. Il film sullo schermo del computer non potrà mai essere vissuto come in sala.
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