| Chi è appassionato di Jane Austen o anche solo dell'Ottocento inglese, non può proprio perdersi questa magnifica trasposizione di Orgoglio e Pregiudizio, sicuramente la più fedele all'omonimo romanzo mai realizzata finora. Costumi, colonna sonora, scenari tutto ci aiuta fin da subito ad immergersi in quella società di sotterfugi, balli, occhiate, risatine, desideri repressi, speranze mai rivelate, indiscrezioni, pregiudizi e rispettabilità che caratterizza la campagna inglese della letteratura di Jane Austen. Nelle 6 ore complessive di durata, la serie della BBC porta in scena pagina dopo pagina, ogni dettaglio che la scrittrice ha inserito nel romanzo, solo raramente aggiunge piccole scene o battute che sembrano più che adeguate. Una sceneggiatura molto solida quella scritta da Andrew Davies che riesce abilmente a portare avanti per 6 puntate da un'ora ciascuna una storia non così corposa (tratta da un romanzo che difatti non è affatto lungo), senza annoiare per un momento, anzi tenendo sempre lo spettatore col fiato sospeso nonostante il fatto che la maggior parte dell'audience la storia che sta guardando già la conosce piuttosto bene. Gran merito va sicuramente ai convincenti protagonisti, Colin Firth in particolare che sembra essere uscito direttamente dal libro. Impossibile immaginare un attore che possa calzare a pennello gli scomodi abiti ottocenteschi di Mr. Darcy meglio di come c'è riuscito l'allora quasi sconosciuto Firth. Era il 1995 ed il suo Mr. Darcy entrerà nei cuori e nell'immaginario di tutte le donne britanniche, che mai più riusciranno a dimenticarlo. Una su tutte, Helen Fielding, dal cui invaghimento per l'attore inglese trarrà ispirazione per scrivere il bestseller (nonchè futura commedia di successo internazionale) Il diario di Bridget Jones, come darle torto! Firth è eccezionale, non c'è dubbio. Ad eguagliarlo è solo l'effervescente Alison Steadman nel ruolo dell'esuberante, nevrotica, insopportabile, briosa, piagnucolosa, imbarazzante Mrs Bennett. Nonostante la sua brillante interpretazione, Jennifer Ehle non convince al 100% nel ruolo della protagonista Elizabeth. E' calata nel ruolo, questo non c'è dubbio, ma è troppo "donna" per portare in scena quel personaggio testardo, espansivo, orgoglioso e allegro che in fondo è la ragazzina Lizzie. La voce profonda, il viso e il corpo maturo non sono purtroppo adatti e non riescono ad essere cancellati a pieno dalla pur ottima performance della Ehle. Ma questo, a mio avviso, è l'unico punto a sfavore di questa brillante serie tv per la cui realizzazione la BBC andrà lodata in eterno.
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